In quest'intervista dalla sua villa in Maremma Ornella dice che , nonostrante l'età vede ancofra tante cose da fare e al proposito racconta di avere preso tre anni fa il brevetto da sub.
Parlando del dolore racconta di come si era ustionata con una tisana il giorno prima di cantare a Bari per l'ultimo tour e aggiunge " conosco il dolore, sono stata torturata con gli aghi dagli 11 ai 25 anni per una tubercolosi ghiandolare......anche quando ho avuto la depressione non mi sono fermata.Lo psichiatra mi disse: lei muore se va avanti. Bene vorrà dire che morirò sul palco, a casa mia."
Il giornale rivela che Ornella è reduce da una clinica di Lione per un piccolo restauro alle corde vocali ed ora la voce è più potente di prima.
Progetti?? Un disco di inediti, l'inno a Milano per l'Expo, i primi appunti di un autobiografia e l'idea di un ritorno al teatro. "Posso solo dire che avrà a che fare con la mia amata Marilyn, ho pianto per la sua morte, come per quella di Pasolini. Di Pierpaolo mi mancano i suoi scritti, la sua veggenza, mi manca il suo coraggio, mi manca tanto quanto Hugo Pratt..."
Ornella prosegue parlando di suo figlio con cui il rapporto si è intensificato, della sua gatta e cerca di stare a dieta "bere champagne è una delle cose che mi fa stare bene...e poi mi sta uscendo la parte infantile in modo prepotente, gli adulti sono dei rompiballe inenarrabili, preferisco quelli che mantengono il loro lato bambino; gli uomini intelligenti che sanno essere stupidini" e prosegue parlando del suo rappofrto con Dio.
I duetti per l'album "Piu di me".......parlando degli altri cantanti Ornella dice di essersi divertita molto con Eros "mi mette di buonumore con quella voce da paperino" e di essersi emozionata con Morandi; con Mina è stata "un'occasione buttata. Avrei preferito un pezzo staordinario per un'occasione straordinaria. Ma è molto difficile trattare con Mina...". Prosegue parlando di Pino Daniele "mi emozionano quei suoi falsetti quasi femminili, Pino è una persona molto tenera, difficile. Ci siamo conosciuti a Sanremo. L'ho guardato negli occhi, questi occhi così vulnerabili, e sono entrata nel suo cuore..". Di Vasco dice che "lui non duetta con nessuno neanche con Dio" e di essersi divertita come una pazza con la Nannini.
Gli amori.....Gino Paoli:" lui è uno dei tre o quattro uomini più importanti e anche più strani della mia vita...ho amato molto Gino. Era una faticaccia all'epoca; non c'erano i telefonini, giravo con questi sacchi di plastica pieni di gettoni, e piangevo sempre. Tra me e Gino ci sarà sempre un'emozione"
Strehler:" ero come pongo nelle sue mani, lui geniale, fragile, timido. Terribile, Io troppo giovane. Ha completato con Milva il lavoro che aveva cominciato con me. Gli scrissi che ero la sua migliore allieva perchè ti ho lasciato e sono stata capace di ricostruirmi; non mi ha mai risposto.....
Ornella prosegue dicendo che il suo più grande amore non è stato suo marito " lo sposai, ma non l ho mai amato. Ero una donna sperduta. Avevo lasciato Strehler, ero malata di tisi e lui, Lucio, era un uomo così vanitoso. Il mio più grande amore è stato Vittorio, un avvocato di Venezia che mi faceva sempre giocare, mi chiamava "topolina". Ora sono anni che dorme da sola, basta uomini nel letto, solo libri e gatti "non ho più un compagno da dieci anni, a parte un amantino, un quarantenne con cui facciamo l'amore di tanto in tanto". All'inizio ha sofferto questa solitudine poi racconta che a New York " incontro un russo divertente che mi fa " Ma lei non si chiama Ornella Vanoni? Si? E allora esca con la Vanoni" Così son diventata il mio cavaliere. Per sognare bene, bisogna dormire da soli, non ho dormito per anni e ho fatto un lavoro contrario alla mia natura...stavo malissimo, oggi posso dire che ne è valsa la pena, ma quanta pena."
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